
Negli ultimi anni, in particolare da quando sono tornata a studiare all’università, mi sono resa conto che ci sono un paio di cose che adoro fare, e mi riescono pure abbastanza bene: organizzare eventi, e tener banco quando si discute di argomenti che mi appassionano. Della seconda, immagino ve ne siate già accorti, visto la lunghezza degli articoli del blog.
C’è un’attività, in quanto scrittrice, che racchiude entrambe queste, chiamiamole, qualità: le presentazioni dei libri. Cercare il posto adatto; contattare i gestori e scegliere insieme la formula più adeguata per la serata; valutare eventuali collaborazioni con attività presenti sul territorio inerenti il romanzo; scegliere l’intervistatrice appropriata e, insieme a lei, parlare, e parlare, e parlare del mio “bambino di carta” (come lo chiama la mia insegnante di scrittura). Tutto così elettrizzante. Tutto così organizzato.
Eppure, per la mia prima presentazione del romanzo “Note di Jazz a Rainbow Street”, non è avvenuto niente di tutto questo.
Mio marito, fotografo per diletto e per amore, è socio del club fotografico “Il Primo Terzo” di Prato. Fu il presidente che, una sera, gli chiese se avessi voluto presentare il mio romanzo nella loro sede, a patto che poi mi facessi fotografare da loro. Tralasciando il fatto che io non ami particolarmente posare per un fotografo (e, no, neanche per mio marito), ho accettato. Avevo bisogno di farmi conoscere, me e il mio progetto, da più persone possibili, e in un lasso di tempo abbastanza breve Non potevo permettermi di rinunciare a nessuna occasione, tanto meno se mi veniva pure offerta. Questo perché, all’epoca, il libro ancora non esisteva. E non era per niente scontato che avrebbe visto la luce. La casa editrice con cui sto lavorando, ha un modo un po’ diverso di gestire le pubblicazioni, perché lavora con il crowdfunding. In parole molto povere, dopo una valutazione iniziale del manoscritto, se è positiva, allestiscono una campagna dove tu, in cento giorni, devi riuscire a far pre-ordinare 200 copie del tuo romanzo per ottenere la pubblicazione (e tutti i servizi di una casa editrice tradizionale).
Quindi, eccoci alla serata. Sono in un posto che non c’entra niente con la scrittura e la lettura, tra persone sconosciute, senza un’intervistatrice con cui conversare, e pure senza libri in mano. Cercando di convincere, senza troppa convinzione, ad acquistare qualcosa che non avrebbe ricevuto a breve, qualcuno che si trovava lì solo perché voleva scattare due foto, e che non sapeva neppure che avrebbe trovato me.
E, infatti, sapete come andò? Alla grande. Giuro. Io mi sono sciolta, e ho fatto la seconda cosa che mi riesce bene, che era l’unica delle due che mi era rimasta. Ho parlato. E parlato, e parlato. Ma non troppo, non volevo farli certo addormentare. Mi sono sciolta, perché, appena iniziato, mi sono resa conto che mi ascoltavano, e sul serio. Mi hanno rivolto un sacco di domande, tutte molto puntuali e interessanti, a cui certo non mi è dispiaciuto rispondere.
Alla fine della presentazione, a metà serata circa, fu allestito un set e mi sono prestata a far loro da modella. Vi dirò, mi sono divertita un sacco, e non sono venuta neanche malaccio.
Quindi, eccoci qui. Una serata in cui io non avevo il controllo assolutamente su niente, a parte l’unica cosa che, forse, conta sul serio: la piena consapevolezza, e l’amore totale di ciò che ho scritto. Non credo infatti sia stato un caso, ma quasi tutti quelli presenti alla serata hanno prenotato il romanzo. Mi emoziono ancora, se ci penso, e non posso che continuare a ringraziarli dal profondo del mio cuore.
Mi ero detta che, per la prossima presentazione, avrei gestito io ogni aspetto dell’evento. E, invece, niente neanche questa volta. Grazie a un contatto in comune (leggi: mia mamma), sono stata invitata dall’Associazione Culturale Exinea di Signa a presentare il mio romanzo a uno dei loro eventi settimanali, “Tè alle cinque in biblioteca – Pomeriggi di condivisione letteraria”. Se siete liberi e nei paraggi, vi aspetto il 28 febbraio alle 16:30 per parlare insieme di “Note di Jazz a Rainbow Street”, e a bere una tazza di tè con noi. Non vedo l’ora di farvi conoscere Alice.
Presentazione “Note di Jazz a Rainbow Street”.
Data: 28/02/25 ore 16:30
Luogo: Officina Odeon 5 – Via Santelli 15, Signa (Fi)