“Il personaggio fa la storia. La persona fa la vita.”

Mi chiamo Sara Fenara e vivo in un piccolo paese incastonato tra Firenze e Prato, due città d’arte straordinarie, dove il vecchio e il nuovo s’incontrano e si fondono.
Mi appassiono, giovanissima, ai film e alla narrativa, tra sessioni settimanali di cinema, e libri rubati dalla libreria dei miei genitori – Stephen King è stato il mio primo grande amore.
Crescendo, mi rendo conto che le storie che gli altri avevano scritto per me, non mi bastano più. Nel 2013 inizio a frequentare un corso di scrittura creativa all’associazione culturale “Nuova Colmena” di Prato, e vi ci rimango a studiare per tre anni. Comincio ad addentrarmi nel bosco narrativo, come lo chiama John Yorke, scrivendo racconti. Nel 2016, alcuni di questi, finiscono nella raccolta “Nero Inchiostro”, edita da DrawUp. Più scrivo, e più mi rendo conto che non sono innamorata tanto delle storie, ma dei personaggi che vi ci si muovono dentro. Nel 2015 riprendo gli studi universitari, e mi laureo tre anni dopo in Educazione Professionale. Con la mia tesi, intitolata “Incontrare l’altro attraverso lo schermo – Il cinema tra empatia e neuroni specchio”, inizio a indagare la relazione tra il personaggio e la persona, e quanto essi siano fortemente interconnessi. Completati gli studi, riprendo a scrivere. Ho voglia di raccontare le infinite sfaccettature dell’umanità attraverso caratteri immaginari. O almeno, visto che “infinite” sono un pochino troppe, quelle che mi solleticano di più.